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PAROLE&VISIONI

Reciprocità e quotidianità

"Nel trascorrere quotidiano dell'esistenza cresciamo, ci evolviamo ..."



Spesso, la quotidianità ci appare come portatrice di problemi, conflitti e affanni vari che ricordano tutto tranne una qualunque forma di bellezza e niente che possiamo in qualche modo definire poetico/poesia.

Eppure, la quotidianità, vale a dire il trascorrere su binari consueti le nostre esistenze, è la parte prima e più importante dei nostri incontri e di buona parte dei nostri confronti con tutto il mondo che ci circonda.

E’ proprio nel vivere quotidiano che esprimiamo, e in modo rilevante, la gamma anche piuttosto vasta dei nostri sentimenti.

E’ sempre nel trascorrere consueto e quotidiano delle nostre esistenze che cresciamo, maturiamo, ci evolviamo. Proprio grazie alle infinite opportunità di scambi che viviamo.

In effetti è una cosa complicata, che va a complicarsi ulteriormente se pensiamo che tutto quello che andiamo a sperimentare, avviene praticamente e permanentemente immerso nei tempi che viviamo.

I nostri tempi. Quelli degli esordi del terzo millennio per noi, tanto per intenderci e giusto per rimanere al momento presente. Il momento storico in cui viviamo contribuisce in modo rilevante all’andamento di tutte le nostre esistenze, esattamente però come noi contribuiamo a far sì che una determinata epoca sia quella che è e non diversa.

E’ una questione di reciprocità: parola che può essere la chiave per comprendere meglio quello che viviamo e per non sentirci oberati da eventi e circostanze, quando questo accade, ma artefici di opportunità.

Forse è proprio la parola "artefice" che può riportarci alla bellezza e alla poesia.