Le canzoni sono, a tutti gli effetti, piccole perle di bellezza e poesia insieme. Le canzoni che amiamo, che ascoltiamo alla radio, che collezioniamo nei nostri dispositivi e conserviamo gelosamente portandole sempre con noi. Quelle che ci fanno riempire, emozionati, gli stadi dei concerti dei nostri cantanti preferiti.

Quelle di sempre, perchè ogni epoca ha avuto le sue; quelle di ora e quelle che ameremo poi, nei giorni del futuro. Una canzone non mancherà mai ad accompagnare i nostri tempi, le nostre gioie, i dolori o i nostri amori.

Alla fine, e se ci pensiamo su, sono perle di bellezza e poesia anche le canzoni che non ci piacciono. Non piacciono a noi, ma le loro parole e vibrazioni parlano comunque a chi riceve e ascolta quel determinato messaggio, in quella determinata forma.

Se proviamo ad osservarle possiamo accorgerci che ci arrivano profondamente dentro non tanto e non solo per il loro testo, ma per l'insieme. E capita non di rado che si afferri la poesia di una canzone al primo ascolto mentre l'attenzione si concentra sulle parole solo in un secondo momento.

La musica, linguaggio universale e universalizzante, arriva a noi parlando al nostro dentro prima ancora che siano le parole a farlo. Ed è l'insieme, di musica e parole, a creare la completezza nella semplicità che ci conquista rendendole compagne quotidiane delle varie fasi della vita.

Se mai ci fosse necessità di una dimostrazione che non smettiamo mai di ricercare e coltivare bellezza e poesia, azzarderei che una qualunque delle canzoni che amiamo ed ascoltiamo ne costituisca la prova più evidente.