
Abbiamo tempo
"Forse sarebbe adatto il verbo “costruire”. Si può “costruire” un’esistenza? Può, ognuno di noi, “costruire” la propria esistenza?"
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Anche se si tratta di una scelta che si porta avanti con convinzione, quando si tratta di parlare di
bellezza e di poesia la cosa può rivelarsi complicata.
In particolare, se vogliamo parlare e indirizzare quindi il nostro dialogo verso quella primordiale poesia che è l’amore per la
bellezza della vita che possiamo trovare in ognuno di noi.
E’ proprio questo tipo di scelta a rivelare la sua difficoltà e al tempo stesso la sua forza nel momento in cui, messa a cartello indicatore
di una direzione ben voluta, debbono essere le parole a rafforzarla e a confermarla mostrandone concretamente il cammino.
E’ difficile parlare di poesia, ancor di più lo è parlare della bellezza della vita.
Capita spesso che si manifesti un paradosso che fa sì che, nel momento stesso in cui si vuole mettere a fuoco la bellezza
e la poesia di una
qualunque cosa, si vada col pensiero a quanto si può vivere – se non di brutto – di spiacevole tra le varie esperienze...
Cosa che rischia di far assumere uno sguardo un po’ distorto dagli eventi e magari anche lontano dalla ricerca di una verità migliore.
O forse non è un paradosso ma un inevitabile lavoro di ricerca.
Vale la pena, forse, di optare per questa possibilità e coglierne in pieno le opportunità che offre pur consapevoli di non aver intrapreso
un cammino né facile né agevole?
"Forse sarebbe adatto il verbo “costruire”. Si può “costruire” un’esistenza? Può, ognuno di noi, “costruire” la propria esistenza?"
"Capita anche a voi di avere la sensazione di un tempo che sfugge e non sempre sentiamo di aver fatto tutto per... mancanza di tempo?"
"Potremmo trovarci, magari, degli eventi accaduti. O dei pensieri, che ora non necessitano più o non in quella forma. Oppure ... "
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